novembre 30, 2008

Walt Whitman




Quando, sul finire del giorno, udii che ero stato elogiato al Campidoglio, non fu felice per me la notte che seguì; E così pure quando feci baldoria, o quando i miei progetti più importanti si attuarono, ancora non fui felice, Ma il giorno in cui all'alba mi alzai dal letto, in perfetta salute, elettrico, respirando una dolce brezza, Quando vidi la luna impallidire a occidente e sparire nella luce del mattino, Quando solitario vagabondai sulla spiaggia e nudo mi tuffai, ridendo con le onde, e vidi sorgere il sole, E quando pensai che il mio caro amico, il mio amante stava arrivando, oh, allora fui felice; Allora ogni alito d'aria più dolce m'apparve, e tutto quel giorno il cibo meglio mi nutrì, e lo splendido giorno trascorse felice, E il giorno seguente arrivò con uguale gioia, e il giorno dopo, di sera, arrivò il mio amico, E quella notte, mentre tutto taceva, udii le onde, lente, continue, frangersi contro la spiaggia, Udii il sibilante fruscio dell'acqua e della sabbia, come rivolto a me, sussurrare e congratularsi, Perché colui che amavo giaceva addormentato accanto a me, Nel silenzio, nella luce dei chiari raggi della luna, il suo viso rivolto verso di me, E il braccio leggero sul mio petto - e quella notte fui felice.

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