Ci si deve sempre accontentare di essere una "cosa" tra le tante, un pianeta orbitante, una pianta in attesa dei raggi. Poi, il bene che si prova per l'altro ci spinge a resistere, malgrado sarebbero tante le cose per cui urlare e mandare al diavolo.
Ma poi si lascia stare. Amare una persona è da sempre uno strappare petali. Forse è meglio amare solo se stessi, dopotutto. Amare se stessi significherebbe quindi "prima io, poi gli altri". Ma questo non credo che ci farebbe amare di più o di meno.
Allora ci si domanda, vagando tutto il giorno per la casa come fantasmi smarriti, che cosa fare. Abbandonare? Lasciarsi? Stare quindi peggio di ora? Capiamo che è inutile e logorante. Voler bene a qualcuno significa quindi farsi solo e per sempre male???....
Anto
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